La mia vita scorreva spensierata e senza preoccupazioni: trentanni, sposato da poco più di sei mesi dopo 7 anni di fidanzamento, una casa tutta per noi e il progetto forte e chiaro di creare una famiglia con la mia dolce moglie Arianna. Un bel giorno però, si presenta la mia cara e disgraziata rettocolite ulcerosa come un fulmine a ciel sereno. Quando il gastroenterologo davanti all’esito della biopsia mi comunica che ero affetto da RCU tiro un sospiro di sollievo, ancora ignaro di cosa avrei dovuto affrontare da li a pochi mesi, ritenendomi fortunato di aver scampato il temuto male del secolo.
Era Gennaio 2012, da quel momento inizia il mio calvario infinito, partendo dalla mesalazina fino ad arrivare ai farmaci biologici, passando per immunosoppressori e cortisone come se non ci fosse un domani. Nel 2013 sono stato ricoverato 5 volte con il periodo peggiore nel mese di febbraio, quando, ricoverato d’urgenza (proprio due giorni dopo la nascita di mia figlia) vengo sottoposto a trasfusione a causa delle continue scariche che mi fanno scendere l’emoglobina ai valori minimi. Come se non bastasse vengo assalito dal citomegalovirus, constringendomi a stare su un letto d’ospedale per circa 25 giorni.
A questo punto mi somministrano l’ultimo biologico ma dato il peggioramento della situazione chiedo espressamente al mio gastroenterologo di esser operato. Dopo aver discusso dei rischi e del periodo che mi si sarebbe prospettato, decido di sottopormi agli interventidi rimozione totale del colon e confezionamento della stomia nel Giugno del 2013; rimozione del retto e costruzione della J-Pouch nel Novembre del 2013; infine ricanalizzazione nel Dicembre del 2013.
Non posso dire che questo periodo sia stato una passeggiata, ma di certo mi ha cambiato la vita in positivo senza ombra di dubbio.
Di certo l’incontro col la nuova compagna di viaggio, la stomia, non e’ stato dei più semplici, ma dopo qualche giorno ho imparato a conviverci senza aver grosse difficoltà.
Dopo la ricanalizzazione la paura che le scariche tornassero ad esser numerose ed invadenti come lo erano prima degli interventi era forte e viva dentro di me, ma dopo i primi mesi di assestamento, posso tranquillamente dire che mi scarico 2-3 volte al giorno.
Ovviamente il mio stile di vita e’ cambiato nel senso che ho preso nuove abitudini come bere 2 litri di acqua al giorno, fare più spuntini giornalieri, non mangiare carboidrati la sera e non bere più alcolici (almeno durate la settimana) e soprattutto di eliminare il glutine. In tutto questo hanno avuto un ruolo di vitale importanza i miei genitori, mia moglie, mia figlia e tutti i miei cari e amici che mi hanno supportato e mi hanno fatto sentire la loro vicinanza e il loro affetto non lasciandomi mai solo.
Attualmente sto veramente bene, sono tornato al mio peso forma di 90 kg dopo avere toccato un picco di 63 kg nel momento peggiore, eseguo semestralmente una rettosigmoidoscopia con successivo controllo gastroenterologico. Posso quindi affermare che questo mio percorso è stato unico in quanto mi ha trasmesso una forza incredibile nell’affrontare i momenti di difficoltà. Inoltre quella paura prima degli interventi si è trasformata in consapevolezza di esser una persona migliore e più forte.
Vincenzo, colite ulcerosa
Un altro esempio di voglia di vivere grazie alla tenacia e la forza che ci accomuna…e che riusciamo a trarre anche dalle persone che amiamo….grande Vincenzo