Mi chiamo Manuela ho 34 anni e ho la malattia di Crohn dal 25 Novembre 2005. In questi anni sono stata male sia fisicamente che psicologicamente, provando paura e ansia. La malattia è diventata un vero incubo quando si è localizzata a livello perianale. Ero costretta ad un ciclo continuo di ricoveri ed interventi, e ho dovuto rinunciare ad avere una vita normale e sociale.
Ero intrappolata nella mia depressione.
Nonostante il supporto del mio fidanzato all’epoca, il mio unico desiderio era quello di non vivere quella vita, fatta di interventi, terapie che non funzionavano, ricoveri e dolori tremendi. Il giorno in cui ho pensato al peggio è arrivata una notizia inaspettata: un piccolo miracolo stava crescendo nel mio ventre. La gravidanza è stata la mia salvezza. Mi ha dato la forza di andare avanti e guardare oltre la malattia. Ho vissuto i nove mesi più belli della mia vita, ma dopo il parto la malattia si è rimessa in moto.
Alcuni anni dopo i medici decisero di farmi una colostomia di protezione, ma non erano all’altezza di aiutarmi, così mi sono rivolta altrove. Ho trovato un luminare che mi ha capita e compresa e, a distanza di due anni, sono guarita dalla malattia perianale. Questo solo grazie al mio chirurgo, un angelo, e alla fede che non ho mai perso. Ho trovato la forza per superare le difficoltà nel mio piccolo miracolo, il mio bambino; lui aveva bisogno di me e io di lui.
A distanza di sei anni dal primo parto sono rimasta di nuovo incinta: una seconda vittoria. La stomia non è stata un problema per la gravidanza, avevo imparato ad accettare quella borsetta scomoda già da tempo. Sono stata benissimo e sono riuscita a godermi la maternità al 100%.
Ad oggi sono felice, ho un marito splendido e due miracoli meravigliosi che sono stati la mia rivincita e la mia vittoria. Nonostante tutto sono qui, più forte, e non sarà la malattia a mettermi in ginocchio.
Mr. Crohn tu continua a dormire che io continuo a VIVERE!
Manuela, malattia di Crohn, mamma resiliente di Enea e Maya